Che volto aveva la Lugano dell’epoca del Rinascimento? A scoprirlo aiuterà una serie di iniziative approntate dal comune ovvero un libro, una mostra e un ciclo di conferenze in cui rivivrà la storia di Santa Maria degli Angeli. Lugano aveva già reso omaggio alla sua storia di quell’epoca con un libro sul castello sforzesco presente sino al 1517 nell’area che attualmente accoglie villa Ciani. “A dieci anni dall’inaugurazione del Lac – dice il capodicastero cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco – ed esattamente cinquecento dal termine del cantiere di Santa Maria degli Angeli, desideriamo raccontare alle cittadine e ai cittadini la storia di Lugano attraverso un luogo che ha contribuito a definire la nostra identità culturale”. La prima iniziativa è una mostra all’aperto che, partita il 19 novembre, resterà aperta sino a metà febbraio 2025 al giardino Belvedere. Vi si potrà vedere come fosse quello spazio di Lugano prima che vi si insediasse il LAC attraverso una serie di pannelli e tavole di ricostruzioni storiche. E’ stato inoltre dato alle stampe il volume “Il libro della fibbia, storia del convento di Santa Maria degli Angeli” che sarà presentato lunedì 9 dicembre alle 18 nell’omonima chiesa. “Il libro – spiega il comune – racconta in oltre cinquecento pagine e con la trascrizione integrale del manoscritto tre secoli di storia del convento e della comunità a esso legata, noto appunto come libro della fibbia”. Vi si potrà constatare quanto abbia influito la presenza del convento sul tessuto urbano luganese. Da ultimo, ma non per importanza, vi sono invece cinque incontri dedicati alla storia del convento. Dopo la presentazione del libro di lunedì 9 dicembre, sabato 18 gennaio 2025 Lara Calderari parlerà delle testimonianze d’arte rinascimentale presenti nell’edificio cultuale e, in particolare, sulle opere di Bernardino Luini nella città ticinese. Il 29 gennaio Roberta Ramella e Riccardo Bergossi ,storici dell’architettura, si soffermeranno sulla storia degli edifici conventuali sin dalle origini. Il 10 febbraio vi sarà un appuntamento dedicato all’attività quotidiana del convento e, infine, il 22 marzo, Giovanni Conti parlerà delle antiche melodie gregoriane.
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